Questo manuale intende aiutare ad annunciare il cuore della rivelazione cristiana in maniera semplice, chiara e divertente, ma mai irriverente. È scritto anzitutto per chi fa catechismo. A volte succede di non essere riusciti a preparare un incontro con i ragazzi. Il Cielo non voglia di trovarci davanti a loro abbozzando qualcosa e... pregando di uscirne fuori lo stesso in qualche maniera! Per questo motivo le 26 lezioni sono già pronte per l'uso. Basta leggerle insieme nel gruppo: spiegano, mettono in evidenza cosa bisogna ricordare, prevedono i momenti di divagazione e distrazione necessari. Non intendono sostituirsi ai corsi tradizionali e istituzionali, ma essere un valido strumento di sintesi e di supporto per ordinare il percorso che il giovane cristiano in formazione necessita di conoscere. È scritto quindi per chi vuole approfondire la propria fede. Partendo proprio dall'inizio, dall'ingresso in chiesa, come la prima lezione vi invita a fare. È scritto per chi vuole ricominciare da capo: a volte non ci ricordiamo tutto e facciamo confusione. Che differenza c'è ad esempio tra un cardinale e un vescovo? E tra un monaco e un frate? È scritto infine per chi è curioso e cerca di capire in questa maniera particolare come mai ci siano persone da duemila anni attratte dalla persona di Gesù e dalla Chiesa.
Quando si risponde al telefono, il gesto tipico dell'italiano al cellulare è quello di guardare il display con un’espressione tra il disgustato e lo scocciato: «Chi mi disturba?».
Per arginare il fiume di notifiche che ci arrivano spendiamo tempo per le contromisure: due numeri di telefono, profili personali e profili di lavoro, modi per silenziare quell’app o quel dispositivo.
A tavola si comunica con persone distanti, si vede cosa fanno altri a chilometri di lontananza e non ci si occupa di parlare con il vicino di piatto. In uno scompartimento sul treno urlare al telefono i propri risultati di esami medici non è decoroso, per noi e per gli altri.
Queste e altre simili situazioni sono dovute al fatto che non esiste una ancora ben definita educazione digitale: sempre più necessaria poi nella situazione che stiamo vivendo e che ci impegna tutti sulla Rete molto più di prima. Con ironia, semplicità e senza presunzione, in questo libro l’autore ci propone allora un galateo per Internet e questi tempi digitali.
Ecco il decalogo biblico in "salsa familiare" per voi, genitori disperati, che pensate di dover sostenere una guerra con il vostro figlio/a adolescente. In realtà non c'è nessun vero "nemico", anche se a volte "loro" si presentano così o sembrano vedere così "noi". Queste pagine sono il tentativo di scendere in trincea con voi. E di giocare così pulito da far capire, a questi benedetti e amati figli, che quando il gioco si fa duro... i duri cominciano a giocare. E a vincere.
Non basta la buona volontà per essere dei bravi animatori d’oratorio. Se mancano tecnica e professionalità ci si blocca alla prima difficoltà e l’entusiasmo si spegne in fretta.
Inoltre, saper offrire un volontariato competente al massimo delle proprie possibilità è un dovere verso le famiglie che affidano i loro ragazzi alla parrocchia.
Partendo da questi principi l’autore accompagna il giovane animatore d’oratorio con 10 consigli pratici, spruzzati di umorismo e arricchiti di esempi concreti e idee chiave riassuntive, in un cammino di formazione da meditare insieme o con la propria équipe di animazione parrocchiale.
Dal semplice cartellone all’organizzazione di un incontro di preghiera, ecco 10 regole per non far perdere la fede ai ragazzi dei gruppi giovanili... e non perdere se stessi nell’avventura dell’educazione.